Le elezioni hanno determinato la composizione del consiglio comunale. Non tutti conoscono come questo sia avvenuto, pertanto cerchiamo in breve di capire come sono stati considerati i voti degli elettori.
La lista n. 3 (Progetto Comune) ha ottenuto 245 voti mentre la nostra lista (Tradizione e futuro) 48 e la lista n. 1 (Insieme per Villadeati) 15. [Nessun voto nullo e nessuna scheda bianca per un totale di 308 voti validi].
La lista 3, vincente ha così ottenuto l’elezione del candidato sindaco e i 2/3 dei seggi in consiglio. Essendo 10 i seggi in consiglio i 2/3 sarebbero 6,6 consiglieri che diventano 7 per arrotondamento e, diciamo così, ‘premio’ ai vincitori. I restanti 3 seggi vanno ripartiti tra le liste restanti in modo proporzionale secondo il metodo dei quozienti.
Riassumendo le operazioni:
Determinazione dei 10 seggi del consiglio comunale di Villadeati utilizzando il metodo D’Hondt basato sui dati forniti:
1. Lista 3 (245 voti): Riceve 7 seggi.
2. Lista 2 (48 voti): Riceve 3 seggi.
3. Lista 1 (15 voti): Non riceve seggi.
Il calcolo è stato effettuato seguendo questi passaggi:
Calcolo dei quozienti: Per ogni lista, abbiamo diviso il numero totale di voti ricevuti per i numeri da 1 a 10.
Ordinamento dei quozienti: Abbiamo ordinato tutti i quozienti risultanti in ordine decrescente.
Assegnazione dei seggi: Abbiamo assegnato i seggi ai primi 10 quozienti più alti.
I quozienti più alti per la Lista 3 erano sufficienti per occupare 9 dei 10 seggi disponibili. Tuttavia, poiché solo 7 seggi dovevano essere assegnati alla Lista 3, abbiamo considerato i quozienti successivi più alti per l’assegnazione dei restanti 3 seggi.
I tre quozienti più alti rimanenti appartenevano tutti alla Lista 2, che quindi ha ricevuto i 3 seggi rimanenti. La Lista 1 non ha ottenuto seggi perché i suoi quozienti non erano abbastanza alti per rientrare tra i primi 10.
Questo processo assicura che i seggi siano distribuiti in modo proporzionale ai voti ricevuti, rispettando il principio di rappresentanza proporzionale nel consiglio comunale.
I nomi dei consiglieri eletti secondo i seggi assegnati da questo calcolo dipendono, escluso il capolista candidato sindaco che occupa un seggio per le liste che non hanno vinto, dipende dal numero dei voti della lista più i voti di preferenza ottenuti. Nel nostro caso i 3 seggi assegnati alla nostra lista vanno al candidato sindaco di lista e ai due migliori risultati nelle preferenze indicate dagli elettori. Tutti gli altri formeranno una lista di nomi secondo l’ordine di preferenze ricevute e, in parità di preferenze, secondo l’ordine di presentazione della lista. Questa lista resterà disponbile per tutto il periodo amministrativo, fino alle prossime elezioni, per sostituire i consiglieri (della propria lista) che per qualsiasi motivo dovessero abbandonare il loro ruolo. (La sostituzione si chiama ‘surroga’).